venerdì 29 marzo 2019

Altro importante risultato raggiunto dalla USB

Altro importante risultato raggiunto dalla USB in Quadrato Divisione Industria Srl . Nella giornata di ieri, in linea con piattaforma rivendicativa che USB ha presentato mesi fa alla Quadrato, è stato sottoscritto un accordo nel quale a partire dal 1 Luglio si riconosce un buono pasto da 5 euro giornaliere per gli oltre 250 dipendenti dell'azienda. A conti fatti i dipendenti riceveranno ogni mese circa 110 euro da spendere in esercizi convenzionati.
Inoltre , con largo anticipo rispetto alla scadenza contrattuale ed in relazione all'accordo di settembre tra USB e Quadrato, altri 10 lavoratori dal primo aprile vedranno trasformato il proprio contratto in scadenza, da tempo determinato a tempo indeterminato e ad ulteriori 30 lavoratori sarà prorogato il contratto in scadenza.
In qualità di coordinatore provinciale di USB mi complimento e ringrazio le nostre RSU dell'azienda Quadrato e il responsabile USB Appalti, Federico Cefaliello per il lavoro profuso.
I Lavoratori, per la fiducia accordata alla nostra organizzazione e per aver condiviso e supportato tutta la fase di discussione per il raggiungimento dell'accordo, la Quadrato Divisione Industria per la serietà dimostrata finora e per il rispetto degli accordi sottoscritti, cosa non scontata, Vedi Art. 28 Arcelor Mittal....


sabato 23 marzo 2019

l’azienda è stata inadempiente rispetto ad alcuni punti contenuti nell’accordo sindacale firmato al ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 6 settembre.
*L'Accordo
*La Sentenza
*Gli effetti




venerdì 22 marzo 2019

Per Usb è una sentenza storica

Per Usb è una sentenza storica: "l'azienda dovrà procedere ad ulteriori assunzioni o al risarcimento dei danni patrimoniali nei confronti di chi è rimasto in Cassa integrazione straordinaria, ma avrebbe dovuto essere assunto"

SENTENZA STORICA

La sentenza ordina la cessazione della condotta sindacale e la rimozione dei suoi effetti mediante le comunicazioni richieste che ArcelorMittal Italia dovrà fornire entro il termine di 60 giorni alle organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo del 6 settembre 2018.



comportamento antisindacale - ArcelorMittal condannata

comportamento antisindacale - ArcelorMittal condannata
USB TARANTO·VENERDÌ 22 MARZO 2019·READING TIME: 4 MINUTES 51 letture
A Taranto il giudice del lavoro Lorenzo De Napoli ha condannato Arcelor Mittal per comportamento antisindacale. Al centro del conflitto sollevato dal sindacato Usb, le assunzioni fatte dalla multinazionale al momento del subentro ad Ilva in amministrazione straordinaria. L'accordo di settembre scorso al Mise prevedeva 10.700 assunti in tutto il gruppo, di cui 8.200 a Taranto. Le assunzioni sarebbero state regolate da una serie di criteri: la mansione professionale, l'anzianità aziendale, i carichi di famiglia. Le proteste scoppiarono già nel pomeriggio in cui - era fine ottobre - ai lavoratori fu comunicato chi sarebbe passato con Arcelor Mittal e chi, invece, sarebbe rimasto con Ilva in amministrazione straordinaria in cassa integrazione a zero ore. Ci fu anche un vertice al Mise ai primi di novembre ma le spiegazioni fornite in quella sede da Arcelor Mittal non convinsero l'Usb che decise di ricorrere al giudice. E oggi, dopo due udienze, è arrivata la sentenza che condanna l'azienda.
«Il giudice - spiega Mario Soggia, legale dell'Usb - ha condannato l'azienda a fornire entro 60 giorni all'Usb e ai sindacati la graduatoria dei lavoratori, partendo dalla professionalità e finendo con i carichi di famiglia e gli anni di servizio prestati nella fabbrica. Adesso - prosegue - attendiamo i 60 giorni, dopodiché verificheremo la graduatoria, come è stata formulata e con quali criteri. Se ci sono lavoratori che sono rimasti illegittimamente fuori dalla selezione della multinazionale e quindi dall'assunzione, si apre uno scenario nuovo - spiega ancora Soggia -, nel senso che Arcelor Mittal o deve assumere anche questi lavoratori, ma senza licenziare gli altri, oppure deve risarcire loro i danni». Inoltre, per l'avvocato Soggia, «il giudice ha detto che coloro che sono stati già assunti da Arcelor Mittal hanno acquisito il diritto e la loro posizione lavorativa non può essere toccata da questo provvedimento di comportamento antisindacale. Nelle fasi del processo - evidenzia Soggia - Arcelor Mittal aveva detto che se avesse dovuto assumere i lavoratori indicati dal giudice a seguito del ricorso, avrebbe licenziato chi aveva già assunto. E invece questo non potrà avvenire perché il magistrato ha posto un paletto ben preciso». Il legale dell'Usb rammenta che col ricorso «é stata contestata la condotta antisindacale da parte di Arcelor Mittal. Questa è consistita nel non avere dato le necessarie informazioni all'Usb, ma il discorso riguarda anche le altre sigle sindacali, circa i criteri di scelta dei lavoratori assunti e provenienti dal bacino di Ilva in amministrazione straordinaria.


Conferenza Stampa e lettura sentenza - Sede USB Taranto

Questi criteri selettivi erano stati previsti nell'accordo del 6 settembre scorso firmato da Arcelor Mittal al Mise. Si tratta dei criteri che l'azienda avrebbe dovuto applicare per i lavoratori da assumere, 8.200 a Taranto rispetto ad un organico di partenza di 10.700, e che dovevano essere specificati nella fase attuativa della stessa intesa. Invece - prosegue Soggia - Arcelor Mittal, violando l'accordo al Mise, ha proceduto alle assunzioni degli 8.200 addetti senza mai specificare i criteri seguiti, ovvero la professionalità richiesta e, in via sussidiaria, i carichi di famiglia di ciascuno. Le persone sono state assunte ma Arcelor Mittal non ci hai mai comunicato come, e in base a cosa, aveva scelto le persone».
Quando, a proteste scoppiate, Arcelor Mittal fu convocata al Mise disse che «per l'87 per cento, il processo di selezione ha condotto alla conferma dell'intera forza lavoro dell'unità produttiva o ha operato, nel rispetto dell'accordo sindacale, in assenza di una modifica della posizione di lavoro». L'azienda spiegò inoltre che solo per il 10 per cento «il processo di selezione ha operato attraverso l'applicazione dei criteri di competenza, a parità di competenza, dei carichi di famiglia e dell'anzianità», e infine che solo per un residuo 3 per cento si è «dovuto tener conto di nuove posizioni di lavoro». A margine dell'udienza di febbraio, l'azienda ha dichiarato di essersi sempre confrontata con i sindacati e di essere disponibile «all'esame, verifica, nonché rettifica di eventuali presunte anomalie riscontrate da parte sindacale processo di selezione, così come la possibilità di accedere ad ulteriori informazioni di dettaglio».

Nel ricorso, inoltre, il giudice ha stabilito che non ci sono responsabilità di Ilva in amministrazione straordinaria, società che ha ceduto il personale. «Il giudice - si legge in un passaggio del provvedimento - ha rilevato l'infondatezza della doglianza nei confronti di Ilva spa in as in quanto società cedente e quindi del tutto estranea agli obblighi informativi di cui all'accordo - di competenza esclusiva della cessionaria – rigettando quindi ogni domanda nei confronti di Ilva e condannando altresì la ricorrente Usb al ristoro delle spese legali sostenute dalla società, ritenuta estranea ai fatti».

mercoledì 20 marzo 2019

Comunque vada grazie dai lavoratori in AS!

Cari colleghi lavoratori, siamo noi che ringraziamo voi, siamo grati e riconoscenti per la vostra presenza e partecipazione continua a lotte e iniziative che diventano coerenti nel lavoro quotidiano della rappresentanza e della tutela.
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**Comunque vada grazie dai lavoratori in AS!**
Non è usuale vedere comunicati scritti direttamente dai lavoratori, ma vista la situazione non potevamo fare a meno e quindi, noi lavoratori cassintegrati Ilva in AS, dichiariamo alla stampa quanto segue.
Il sindacato in questi anni viene etichettato da tutti come il cancro del "sistema" e noi stessi, tante e forse troppe volte, tendiamo a scaricare le colpe su chi ci rappresenta senza assumerci le nostre responsabilita.
Oggi però, dopo l'udienza di ieri svolta davanti al giudice De Napoli per l'articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, ci sentiamo di ringraziare chi, con dedizione e fermezza, ha portato il colosso ArcelorMittal sui banchi del Tribunale di Taranto: la USB con il suo legale, l'avvocato Mario Soggia.
Partita impari agli occhi di tutti: da un lato il colosso mondiale dell'acciaio, il numero uno nel mondo, ArcelorMittal e il suo pool di avvocati; dall'altra un piccolo sindacato nato in Ilva quasi per gioco qualche anno fa con al seguito il suo avvocato e un paio di centinaia di lavoratori. Golia contro Davide, il Gigante contro il bambino.
Alcune volte però capita che a cadere siano i più forti e ieri abbiamo assistito con i nostri occhi alla disfatta di Golia caduto sotto i colpi del piccolo Davide. Se fosse stata una partita di calcio il risultato sarebbe stato 0-3 a favore del più debole. Non ci sarà sentenza di un Tribunale o di Giudice che potrà toglierci dalla testa il grande imbarazzo nelle balbuzienti dichiarazioni dei teste di ArcelorMittal, nelle facce rosse di vergogna di chi si arrampicava sugli specchi per spiegare scelte incomprensibili e palesemente discriminatorie.
Sono state solo 3 ore, ma con orgoglio possiamo dire che non dimenticheremo facilmente quei momenti. Grazie al sindacato USB e grazie a Mario Soggia. Grazie per non aver abbandonato i cosiddetti "esuberi indesiderati", comunque vada noi la nostra battaglia l'abbiamo già vinta.
Palmisano Emanuele
Gerlando Fasulo
Novellino Luigi
Motolese Antonio
Palmisano Angelo
Guarino Fabio
Musciaglia Pasquale
Francesco Scialpi
Leone Roberto
Gentile Vincenzo
Del vecchio Giorgio
Antico Antony
Lincesso Gabriele
Di Castri Gerardo
Fonzino Cosimo
Montemurro Francesco
Bando Nicola
De pasquale Diomede
Chianura Salvatore
Oliva Martino
Marturano Pasquale
ed altri lavoratori cassintegrati Ilva in AS.
*per i firmatari, e chiunque si identifichi in questo post, può taggare il proprio nome.


"Usciamo da questa seconda udienza, svolta presso il Tribunale di Taranto, molto soddisfatti - dichiara il coordinatore provinciale Francesco Rizzo - perché, in merito alla denuncia ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, abbiamo confermato la nostra tesi con i documenti e quindi con fatti inconfutabili. Oltre al materiale presentatato nella prima udienza, quella del 19 febbraio scorso, oggi abbiamo presentato altra documentazione. L'azienda, a sua difesa, non ha presentato nessun atto concreto posto "nero su bianco" e si è limitata a raccontare verbalmente cose prive di riscontri cartacei ed in parte non attinenti alla discussione tenuta davanti al giudice De Napoli. Un particolare ringraziamento va al nostro legale, l'avvocato Mario Soggia, che nella parte conclusiva dell'udienza ha argomentato in maniera professionale ed egregia le ragioni della denuncia del sindacato USB e cioè il comportamento anti sindacale da parte di ArceloMittal a seguito dell'accordo sindacale di settembre. Grazie anche ai numerosi lavoratori presenti che con orgoglio si sono sentiti rappresentati davanti alla Legge. Attendiamo la sentenza definitiva e restiamo fiduciosi per una conclusione positiva ed a nostro favore".


martedì 12 marzo 2019

USB C'E' ED E' CONTAGGIOSA!!

Rinnovo della rappresentanza sindacale unitaria (RSU) e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) ditta in appalto ex Ilva.
Schiacciante la vittoria di USB che ottiene due RSU su tre e un RLS.
Questo risultato è frutto di un lavoro svolto con serietà e caparbietà dai nostri rappresentanti candidati e da tutte le persone vicine all'USB nonostante i continui e goffi tentativi di altre organizzazioni sindacali che hanno fatto ostruzione per ostacolare il normale svolgimento di queste elezioni. I risultati parlano chiaro: vengono respinti al mittente azioni e politiche non convenzionali. Sono i lavoratori che scelgono i rappresentanti, non le segreterie che li nominano e li impongono in un contesto non democratico.
“Ringrazio, a nome di tutto il sindacato USB Taranto – dichiara il coordinatore provinciale Francesco Rizzo – tutti i lavoratori per questa dimostrazione di democrazia. Con coscienza hanno espresso il loro voto ponendo su di noi la loro fiducia con l'85% delle preferenze. I complimenti e l'augurio di buon lavoro va anche alla UILTrasporti, e al coordinatore Carmelo Sasso, che in queste elezioni ottengono un RSU con il restante 15% dei consensi”.
***CRESCE IL SENSO DI RESPONSABILITÀ.***
USB C'E' ED E' CONTAGGIOSA!!


mercoledì 6 marzo 2019

8 MARZO, SCIOPERO GENERALE: A ROMA CORTEO ALLE 17 DA PIAZZA VITTORIO

8 MARZO, SCIOPERO GENERALE: A ROMA CORTEO ALLE 17 DA PIAZZA VITTORIO
ORE 9.00 SIT-IN MINISTERO DELLA SALUTE – LUNGOTEVERE RIPA, 1
OBIEZIONE RESPINTA! DECIDIAMO NOI!
ORE 10.30 SIT-IN MINISTERO DEL LAVORO – VIA MOLISE
LIBERE DALLA VIOLENZA ECONOMICA!
CORTEO ORE 17.00 PIAZZA VITTORIO

sabato 2 marzo 2019

DOSSIER FOTOGRAFICO SULL'ILVA DI USB

Queste sono le condizioni in cui si trovano oggi gli impianti del reparto agglomerato dello stabilimento ArcelorMittal, in particolare le strutture degli elettrofitri che dovrebbero assicurare la captazione delle diossine dalle polveri prima di essere immesse in aria dal camino E312.
Le fotografie, realizzate dai nostri delegati e depositate a mezzo esposto/denuncia presso la Procura della Repubblica di Taranto.
Per assicurare che le diossine non si sprigionino in maniera diffusa all’esterno delle strutture che contengono gli elettrofiltri primari e secondari, questi devono essere necessariamente coibentati e sigillati. In questo stato non si assicura nessuna delle condizioni e gli impianti mettono a serio rischio la salute degli operai e dei cittadini.
Da questi stessi impianti uscì la diossina che ha contaminato i terreni vicini e le capre e pecore che vi pascolavano, animali che furono abbattuti e smaltiti nel 2008 come rifiuto speciale.
La storia non insegna nulla, nel 2019 le condizioni sono ancora queste e da quegli impianti esce diossina.


SALUTE e SICUREZZA

SALUTE e SICUREZZA a serio pericolo e in contrasto con le norme di legge vigenti sulle emissioni.
*servizio del TG1 del 02 Marzo 2019.