martedì 18 dicembre 2018

USB Taranto, sit in dei Lavoratori e incontro al MISE

USB Taranto, sit in dei Lavoratori e incontro al MISE
USB TARANTO·MARTEDÌ 18 DICEMBRE 2018·READING TIME: 3 MINUTES 40 letture
Si è svolto stamane a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro tra una delegazione del sindacato USB, con al seguito alcuni lavoratori, e il rappresentante del Ministero Giampiero Castano, dove il sindacato, rappresentato dal segretario provinciale Francesco Rizzo, ha chiesto al Ministero di farsi portavoce e di pretendere chiarimenti dall’azienda in merito alle scelte di selezione del personale che vanno in contraddizione con i principi stipulati nell’accordo. L’incontro é avvenuto contestualmente allo sciopero indetto nello stabilimento di Taranto dall’USB proprio in merito a quanto denunciato e richiesto all’azienda, cioè la consegna della documentazione inerente i criteri di scelta del personale per verificare la correttezza dei criteri adottati.
“Sono state commesse una serie di anomalie - ha dichiarato Francesco Rizzo
Francesco Rizzo - USB Taranto
al tavolo dell’incontro al MiSE - e abbiamo le prove attestanti la condotta di alcuni capi che hanno abusato della facoltà di agire sui criteri di scelta dei lavoratori. Abbiamo documentato al Ministero alcuni casi di clamorose esclusioni e confermato che a più riprese abbiamo chiesto di verificare la documentazione attestante l’applicazione dei criteri previsti dall’accordo senza ricevere risposta alcuna. Oggi, invece, - prosegue il segretario Rizzo subito dopo il termine dell’incontro - il Ministero ci conferma che si farà portavoce nei confronti di ArcelorMittal e dell’Amministrazione Straordinaria per farsi consegnare la documentazione richiesta da USB”.
Al tavolo si è trattato anche l’argomento terziarizzazione. L’USB Taranto sta inviando una lettera al MiSE e all’Inps dove il sindacato dichiara di non aver concordato nessuna attuazione di terziarizzazione in fabbrica, che ci sono casi di operai mandati a casa e sostituiti da personale in appalto dove la condizione economica gioca a favore dell’azienda, e quindi ha un minor costo del personale mentre il costo dei lavoratori ex Ilva viene scaricato sulle casse dello Stato. Dopo la ricezione della lettera in cui il sindacato denuncia questi ulteriori abusi, il Ministero ha dichiarato che proverà, a breve, a convocare un Tavolo dove l’azienda possa rispondere alle istanze.
Inoltre, nella giornata di domani - dichiara Rizzo - invieremo ad ArcelorMittal, all’Inail e al MiSE la richiesta formale per conoscere i numeri relativi alle assunzioni previste dalla Legge 68. “In un Paese civile e serio - sostiene il segretario Rizzo - in cui va tutelato il valore in materia di Lavoro, la trasparenza è un obbligo. ArcelorMittal, se non ha nulla da temere in merito, ci consegni la documentazione”.

Lavoratori ILVA Taranto - sit in presso il MISE
Nota a margine: “Ci risulta che negli uffici del reparto Amministrazione, da diversi giorni stiano lavorando 9 lavoratrici provenienti da siti esteri di Arcelor Mittal, da informazioni ricevute sembra che svolgano le stesse attività in capo ai lavoratori locali, di cui una parte è collocata in CIGS. Se ciò fosse vero ci troveremmo di fronte a una palese violazione dell’accordo sottoscritto in sede Ministeriale e di fatto costituirebbe una “sostituzione” . Questa la denuncia di del coordinatore provinciale USB Taranto, Francesco Rizzo. Il sindacato chiede un incontro con l’azienda per chiarire la questione

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