CONTRATTO VIOLATO
“L’accordo non prevede 8200 persone impiegate fino al 2023 – aggiunge il sindacalista – lo spirito dell’accordo prevedeva che il numero dei lavoratori sarebbe cresciuto con la risalita della produzione ed in maniera direttamente proporzionale ai lavori previsti dall’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) che vengono realizzati in aggiunta alle operazioni di manutenzione poste sugli impianti. Noi non abbiamo concordato nessuna terzializzazione. Invece, ad oggi, hanno azzerato alcune attività sostituendo i lavoratori dello stabilimento con lavoratori di aziende dell’indotto operando ed attuando, di fatto, un abbattimento del costo del lavoro”.
“Ancor prima di spendere soldi per migliorare la situazione impiantistica e ambientale – continua la nota stampa di Usb Taranto – Arcelor massimizza i profitti sulla pelle dei lavoratori. Se questa è la linea che ArcelorMittal vuole attuare siamo sicuri che non tarderà ad arrivare l’ennesima stretta per le aziende dell’indotto, oppure si verificherà l’ennesimo carico ai danni dei lavoratori, cioè l’ennesima riduzione economica nei contratti”.
Art. completo:
https://www.laringhiera.net/usb-taranto-denuncia-arcelormittal-italia-contratto-violato/?

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