martedì 18 dicembre 2018
ARCELOR MITTAL NON RISPETTA GLI IMPEGNI
ARCELOR MITTAL NON RISPETTA GLI IMPEGNI, USB: SCIOPERO, INTERVENGA IL GOVERNO
L’Unione Sindacale di Base chiama oggi allo sciopero tutti i dipendenti Arcelor Mittal dello stabilimento di Taranto. Il cosiddetto nuovo corso avviato qualche mese fa dalla multinazionale che ha acquisito Ilva, tanto gonfio di promesse, ha mostrato subito il suo vero volto:
palesi e inaccettabili ingiustizie nella scelta dei lavoratori da porre in cassa integrazione, in aperta violazione dei criteri definiti dall'accordo
esternalizzazione di attività con pesanti conseguenze sui dipendenti e sulle casse dello Stato
Per queste ragioni abbiamo avviato un contenzioso formale con la nuova proprietà del gruppo Ilva. Chiediamo il rispetto degli accordi, la reintegra di chi è stato ingiustamente escluso dall'assunzione e il blocco delle politiche di esternalizzazione delle attività.
Il governo è chiamato a intervenire per obbligare il management di Arcelor Mittal al rispetto degli accordi. In più occorre che il governo garantisca il rifinanziamento del contributo a favore dei lavoratori Ilva introdotto dai precedenti governi e al momento non previsto nella legge di stabilità. Sarebbe un fatto gravissimo togliere risorse a lavoratori colpiti pesantemente dalle scelte della vecchia proprietà dell'acciaieria. Speriamo non sia anche questo uno dei tristi volti del cosiddetto cambiamento.
USB Lavoro Privato
L’Unione Sindacale di Base chiama oggi allo sciopero tutti i dipendenti Arcelor Mittal dello stabilimento di Taranto. Il cosiddetto nuovo corso avviato qualche mese fa dalla multinazionale che ha acquisito Ilva, tanto gonfio di promesse, ha mostrato subito il suo vero volto:
palesi e inaccettabili ingiustizie nella scelta dei lavoratori da porre in cassa integrazione, in aperta violazione dei criteri definiti dall'accordo
esternalizzazione di attività con pesanti conseguenze sui dipendenti e sulle casse dello Stato
Per queste ragioni abbiamo avviato un contenzioso formale con la nuova proprietà del gruppo Ilva. Chiediamo il rispetto degli accordi, la reintegra di chi è stato ingiustamente escluso dall'assunzione e il blocco delle politiche di esternalizzazione delle attività.
Il governo è chiamato a intervenire per obbligare il management di Arcelor Mittal al rispetto degli accordi. In più occorre che il governo garantisca il rifinanziamento del contributo a favore dei lavoratori Ilva introdotto dai precedenti governi e al momento non previsto nella legge di stabilità. Sarebbe un fatto gravissimo togliere risorse a lavoratori colpiti pesantemente dalle scelte della vecchia proprietà dell'acciaieria. Speriamo non sia anche questo uno dei tristi volti del cosiddetto cambiamento.
USB Lavoro Privato
Con la presente la scrivente O.S. A seguito della palese violazione degli impegni assunti da Arcelor Mittal all'atto della sottoscrizione dell'accordo in termini di esternalizzazione attività, (rispetto la legge 68, criteri NON rispettati per le assunzione dei Lavoratori da Ilva AS ) , è a richiedere la convocazione URGENTE di un incontro in sede Ministeriale, sotto la vostra Direzione, al fine di dare piena attuazione agli impegni ed agli obblighi contrattuali in capo ad Arcelor Mittal.
USB Nazionale - 18.12.2018
USB Nazionale - 18.12.2018
USB Taranto, sit in dei Lavoratori e incontro al MISE
USB Taranto, sit in dei Lavoratori e incontro al MISE
USB TARANTO·MARTEDÌ 18 DICEMBRE 2018·READING TIME: 3 MINUTES
40 letture
Si è svolto stamane a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro tra una delegazione del sindacato USB, con al seguito alcuni lavoratori, e il rappresentante del Ministero Giampiero Castano, dove il sindacato, rappresentato dal segretario provinciale Francesco Rizzo, ha chiesto al Ministero di farsi portavoce e di pretendere chiarimenti dall’azienda in merito alle scelte di selezione del personale che vanno in contraddizione con i principi stipulati nell’accordo. L’incontro é avvenuto contestualmente allo sciopero indetto nello stabilimento di Taranto dall’USB proprio in merito a quanto denunciato e richiesto all’azienda, cioè la consegna della documentazione inerente i criteri di scelta del personale per verificare la correttezza dei criteri adottati.
“Sono state commesse una serie di anomalie - ha dichiarato Francesco Rizzo

Francesco Rizzo - USB Taranto
al tavolo dell’incontro al MiSE - e abbiamo le prove attestanti la condotta di alcuni capi che hanno abusato della facoltà di agire sui criteri di scelta dei lavoratori. Abbiamo documentato al Ministero alcuni casi di clamorose esclusioni e confermato che a più riprese abbiamo chiesto di verificare la documentazione attestante l’applicazione dei criteri previsti dall’accordo senza ricevere risposta alcuna. Oggi, invece, - prosegue il segretario Rizzo subito dopo il termine dell’incontro - il Ministero ci conferma che si farà portavoce nei confronti di ArcelorMittal e dell’Amministrazione Straordinaria per farsi consegnare la documentazione richiesta da USB”.
Al tavolo si è trattato anche l’argomento terziarizzazione. L’USB Taranto sta inviando una lettera al MiSE e all’Inps dove il sindacato dichiara di non aver concordato nessuna attuazione di terziarizzazione in fabbrica, che ci sono casi di operai mandati a casa e sostituiti da personale in appalto dove la condizione economica gioca a favore dell’azienda, e quindi ha un minor costo del personale mentre il costo dei lavoratori ex Ilva viene scaricato sulle casse dello Stato. Dopo la ricezione della lettera in cui il sindacato denuncia questi ulteriori abusi, il Ministero ha dichiarato che proverà, a breve, a convocare un Tavolo dove l’azienda possa rispondere alle istanze.
Inoltre, nella giornata di domani - dichiara Rizzo - invieremo ad ArcelorMittal, all’Inail e al MiSE la richiesta formale per conoscere i numeri relativi alle assunzioni previste dalla Legge 68. “In un Paese civile e serio - sostiene il segretario Rizzo - in cui va tutelato il valore in materia di Lavoro, la trasparenza è un obbligo. ArcelorMittal, se non ha nulla da temere in merito, ci consegni la documentazione”.

Lavoratori ILVA Taranto - sit in presso il MISE
Nota a margine: “Ci risulta che negli uffici del reparto Amministrazione, da diversi giorni stiano lavorando 9 lavoratrici provenienti da siti esteri di Arcelor Mittal, da informazioni ricevute sembra che svolgano le stesse attività in capo ai lavoratori locali, di cui una parte è collocata in CIGS. Se ciò fosse vero ci troveremmo di fronte a una palese violazione dell’accordo sottoscritto in sede Ministeriale e di fatto costituirebbe una “sostituzione” . Questa la denuncia di del coordinatore provinciale USB Taranto, Francesco Rizzo. Il sindacato chiede un incontro con l’azienda per chiarire la questione
giovedì 13 dicembre 2018
COMUNICATO DI SCIOPERO
In considerazione del fatto che allo stato attuale non è stata fatta chiarezza circa la mancata applicazione dei criteri di legge e la consegna della documentazione attestante gli stessi in riferimento all’accordo del 06 Settembre 2018, alla quale si aggiungono operazioni di taglio ingiustificato del personale con sovraccarichi di lavoro per coloro che rimangono.
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COMUNICATO DI SCIOPERO per 32H – dalle 23:00 del 17.12.18 fino alle 07:00 del 19.12.18
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La mobilitazione partirà da Taranto con presidio a partire dalle ore 08:30 presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE)
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COMUNICATO DI SCIOPERO per 32H – dalle 23:00 del 17.12.18 fino alle 07:00 del 19.12.18
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La mobilitazione partirà da Taranto con presidio a partire dalle ore 08:30 presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE)
domenica 9 dicembre 2018
CONTRATTO VIOLATO
“L’accordo non prevede 8200 persone impiegate fino al 2023 – aggiunge il sindacalista – lo spirito dell’accordo prevedeva che il numero dei lavoratori sarebbe cresciuto con la risalita della produzione ed in maniera direttamente proporzionale ai lavori previsti dall’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) che vengono realizzati in aggiunta alle operazioni di manutenzione poste sugli impianti. Noi non abbiamo concordato nessuna terzializzazione. Invece, ad oggi, hanno azzerato alcune attività sostituendo i lavoratori dello stabilimento con lavoratori di aziende dell’indotto operando ed attuando, di fatto, un abbattimento del costo del lavoro”.
“Ancor prima di spendere soldi per migliorare la situazione impiantistica e ambientale – continua la nota stampa di Usb Taranto – Arcelor massimizza i profitti sulla pelle dei lavoratori. Se questa è la linea che ArcelorMittal vuole attuare siamo sicuri che non tarderà ad arrivare l’ennesima stretta per le aziende dell’indotto, oppure si verificherà l’ennesimo carico ai danni dei lavoratori, cioè l’ennesima riduzione economica nei contratti”.
Art. completo:
https://www.laringhiera.net/usb-taranto-denuncia-arcelormittal-italia-contratto-violato/ ?
“Ancor prima di spendere soldi per migliorare la situazione impiantistica e ambientale – continua la nota stampa di Usb Taranto – Arcelor massimizza i profitti sulla pelle dei lavoratori. Se questa è la linea che ArcelorMittal vuole attuare siamo sicuri che non tarderà ad arrivare l’ennesima stretta per le aziende dell’indotto, oppure si verificherà l’ennesimo carico ai danni dei lavoratori, cioè l’ennesima riduzione economica nei contratti”.
Art. completo:
https://
venerdì 7 dicembre 2018
DENUNCIA / CONTESTAZIONE
DENUNCIA / CONTESTAZIONE
USB TARANTO·VENERDÌ 7 DICEMBRE 2018·READING TIME: 1 MINUTE
112 letture
SINTESI
- Accordo tradito.
- Violazione dei principi di buona fede e correttezza in ambito precontrattuale.
- Condotta di Arcelor Mittal plurioffensiva perché lesiva dei diritti individuali dei lavoratori e dei diritti collettivi tutelati dal Sindacato.
INVITO
Al Ministero dello Sviluppo Economico ed llva Spa in AS ad adottare ogni misura idonea - in ragione dei rispettivi poteri - finalizzata al rispetto degli impegni assunti dal Gruppo Arcelor Mittal e riferentisi al Piano Occupazionale dei lavoratori a tutt'oggi dipendenti del Gruppo ILVA.
In difetto sarà esperita ogni azione utile al rispetto della Legge e dell'Accordo sottoscritto.



martedì 4 dicembre 2018
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