domenica 21 ottobre 2018

In diecimila a Roma rivendicano “Nazionalizzazioni qui e ora”

Una manifestazione difficile, una manifestazione importante, una manifestazione riuscita


Ricondurre sotto la gestione pubblica le aziende strategiche, chiudere il capitolo dei regali al privato inaugurato dai governi di centro sinistra e finti tecnici, reinternalizzare servizi e lavoratori, ribadire che solo il pubblico può garantire il preminente interesse dei cittadini e dei lavoratori, insomma attuare l’articolo 43 della nostra Costituzione rompendo con quella gabbia dell’Unione Europea che impedisce l’intervento pubblico perché contrario al libero mercato, è quello che ha chiesto piazza San Giovanni e su cui oggi si rilanciano le lotte, fuori e dentro i luoghi di lavoro. 
Non era affatto scontato che la manifestazione per le nazionalizzazioni, promossa da un appello a più voci, portasse in piazza a Roma ben oltre 10.000 lavoratori, giovani, militanti sindacali e sociali. Eppure è successo, segno di maturità del movimento che, in mezzo al fragore della battaglia mediatica intorno alle manine, all’onestà, ai rating e alle lettere sempre minacciose dell’Unione Europea, è stato capace di individuare un terreno reale e concreto intorno al quale rilanciare in avanti la battaglia politica. 







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