CIGO, “Nulla di fatto”
***ArcelorMittal Italia incontra Usb Taranto***
Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro odierno tra #ArcelorMittal e #UsbTaranto in merito ai CIGO previsti per 1400 lavoratori dello stabilimento. “USB ha ribadito la sua posizione ritenendo irricevibile la richiesta per ragioni già note.
***L’apertura di una CIGO a pochi mesi dall’insediamento del gruppo potrebbe rivelarsi drammatico viatico a licenziamenti definitivi”.***
Tra le ragioni addotte dalla proprietà la crisi del mercato. Oltre a ciò “non ci sarebbe alcuna postilla in sede ministeriale” per #Arcelor “che non preveda l’apertura della cassa integrazione”, dunque “un suo diritto farlo”. L’azienda tuttavia “comprende la posizione del sindacato ma non la condivide” e “in assenza di accordo sindacale non anticiperà la cassa integrazione ai lavoratori”.
Francesco Rizzo : “Una sorta di ricatto occupazionale anche senza accordo andrà avanti da sola”.
#Arcelor avrebbe nuovamente posto “il problema dell’immunità penale”. “Andava eliminata, il Governo ha fatto bene a chiudere definitivamente la questione”.
Nel frattempo lunedì prossimo si terrà un incontro definitivo sul tema dei cassaintegrati. “Fondamentale la convocazione al tavolo ministeriale - conclude il coordinatore - perché il Governo a un certo punto deve assumere decisioni nette. Non è accettabile che Arcelor continui a fare il bello e il cattivo tempo”.
“Abbiamo appena saputo che una delle aziende storiche tarantine che ha lavorato nell’appalto Ilva negli ultimi anni è stata esautorata per far posto a multinazionali o a ditte non provenienti dal territorio vanificando così la bontà delle discussioni intraprese in passato”.
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