Nella giornata di ieri, 22 Maggio 2019, circa cinquecento lavoratori hanno partecipato all'assemblea del sindacato #USB in merito alle graduatorie dei lavoratori pubblicate da ArcelorMittal a seguito della sentenza del Giudice De Napoli che si era pronunciato per comportamento anti sindacale dell'azienda dopo la denuncia dell'USB.
Nonostante la sentenza ArcelorMittal Italia rende note graduatorie che presentano le stesse criticità per cui era stata condannata a marzo.
“ArcelorMittal – dichiara il coordinatore provinciale Francesco Rizzo - dopo aver preso in giro sindacati e lavoratori oggi prende in giro anche la Magistratura e una comunità intera. E' vergognoso che, dopo la sentenza del Giudice del Tribunale di Taranto che aveva stabilito la non validità dei criteri generici in graduatoria, come ad esempio come la "polifunzionalità", oggi l'azienda produca graduatorie parziali che non corrispondono alla reale situazione del "Day One", cioè dell'1 novembre, dove compaiono criteri aggiuntivi non previsti dall'accordo per la selezioni del personale e dove, inoltre, queste graduatorie risultano completamente errate perché considerano anche i lavoratori che sono usciti scegliendo la via dell'incentivo successivamente alla scelta del personale; e cioè, gli 8200 lavoratori andavano scelti dai 10600 lavoratori presenti all'1 novembre. Sono centinaia i lavoratori esclusi dalle graduatorie e decine che risultano in gruppi di lavoro anziché in altri. Nonostante ciò sono emergono tra le 200/300 posizioni critiche che anche con questa classifica parziale oggi avrebbero diritto ad essere riassunti dall'azienda".
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*** Questa sarebbe la prova che “l'azienda non tutela i diritti dei lavoratori ed in questo trovi il supporto delle tre sigle UILM, FIM-CISL e FIOM. Non è la prima volta che ciò accade perché abbiamo conferme che questi incontri "clandestini" tra azienda e le tre sigle sindacali confederate sono avvenuti più volte in passato”.***
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Un ragionamento di buon senso, a seguito della sentenza che ha condannato l'azienda, avrebbe prodotto un incontro ad un tavolo per valutare le chiare esigenze dei lavoratori e del sindacato che ha denunciato il comportamento anti sindacale nei criteri di scelta. Eravamo disponibili ad un dialogo ma con la pubblicazione di questa graduatoria si aprirà un nuovo fronte legale. Si commenta da solo, inoltre, il fatto che le altre sigle sindacali non hanno preso nessuna posizione in merito. In questo caso non ci sono alternative: o stai con i lavoratori o stai con l'azienda. Se quindi non prendi posizione a tutela dei lavoratori vuol dire che stai con l'azienda. Infatti è da definire grave che i responsabili delle relazioni di ArcelorMittal Italiaittal non ricevono da mesi il sindacato USB_Taranto mentre oggi in segreto incontravano le tre sigle sindacali confederate”.
"Siamo rimasti sorpresi nel leggere le graduatorie pubblicate da #ArcelorMittalper ordine del Giudice del Lavoro – sostiene l'avvocato Mario Soggia, legale del sindacato USB_Taranto - perché ancora una volta vengono usati come criteri di scelta generici concetti di polifunzionalità o di valutazione di certificazioni e abilitazioni senza specificare di quali abilitazioni e certificazioni si stesse parlando e senza rendere verificabile quanto dichiarato. La sorpresa nasce dal fatto che il dott. De Napoli della Sezione Lavoro del Tribunale di Taranto aveva condannato per condotta anti sindacale #ArceorMittal proprio per l'adozione di questi criteri così generici, ciò lo leggiamo nel suo provvedimento."
Presenti all'incontro anche l'assessore regionale Mino Borraccino e il consigliere regionale Marco Galante. Nell'ambito della discussione circa l'integrazione salariale per il lavoro di pubblica utilità che i lavoratori in Amministrazione Straordinaria dovrebbero svolgere l'assessore Borraccino ha garantito la disponibilità economica da parte della Regione Puglia mentre la presenza del consigliere Marco Galante assicurava il collegamento tra Regione e Governo che è necessario per il buon fine dell'operazione.
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