giovedì 30 maggio 2019

ArcelorMittal Italia come i Riva ma forse anche peggio.

ArcelorMittal Italia come i Riva ma forse anche peggio.
Grave quanto accade in fabbrica: così come già si percepiva dal comportamento dei gestori dello stabilimento in questi mesi, e cioè il contrasto con ogni mezzo all'organizzazione sindacale #USB, l'azienda notifica un rapporto disciplinare ad un nostro delegato semplicemente perché è infastidita dai numerosi interventi di denuncia nell'ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro, così come documentiamo con le foto in allegato.
Alessandro D'Amone , RSU ed RLS dell'USB è un lavoratore che ha denunciato, solo nell'ultimo mese, decine di gravi situazioni che mettono a rischio la salute dei lavoratori: ad esempio la presenza di amianto nei reparti CCO2, 3 e 4. Denunce che hanno dimostrato come l'azienda non era al corrente dei siti in cui le pericolose fibre erano volatili nei reparti frequentati dai lavoratori e ne veniva a conoscenza solo grazie alle nostre denunce. Le persone che firmano queste contestazioni erano gli stessi attori dei periodi di terrore nella gestione #Riva e oggi sono le stesse squallide figure aziendali che con le loro azioni, con la loro negligenza, hanno sulla coscienza gli effetti negativi sulla salute di centinaia di cittadini e lavoratori.
Nella mattinata di oggi, a riprova dell'atteggiamento ostativo di #ArcelorMittalnei confronti del nostro lavoro ad esclusiva tutela del lavoratore, stiamo provando a contattare i responsabili dell'ufficio del personale per segnalare le gravi anomalie ambientali e di sicurezza che si presentano nelle aree delle acciaierie. Mentre riceviamo contestazioni disciplinari i nostri delegati denunciano quanto si evince da ciò che documentiamo: stoccaggio improprio di rifiuti e materiali da risulta, fusti di olio esausto abbandonati. Tutti materiali potenzialmente dannosi per l'ambiente e per la salute posti all'interno dei reparti in stato di totale abbandono e senza classificazione ed identificazione.
#ArcelorMittal annuncia disponibilità al dialogo ma usa lo strumento del rapporto disciplinare per ostacolare il lavoro dell'USB che ha portato l'azienda in Tribunale sino a farla condannare dal Giudice del Lavoro per comportamento antisindacale. Tutto ciò richiama il passato e gli schemi della famiglia Riva, con la differenza che loro non nascondevano la loro politica dietro azioni di così basso profilo etico.
“Per quanto ci riguarda – dichiara il coordinatore provinciale Francesco Rizzo- possiamo solo dire che di fronte a queste azioni attueremo una dura battaglia nei confronti di una azienda rappresentata da personaggi oscuri che hanno attuato politiche che calpestano ancora oggi i diritti dei lavoratori così come sin dai tempi dei Riva ed ora continuano a metterle in atto indossano le vesti di #ArcelorMittal”.



venerdì 24 maggio 2019

INCONTRO MONTE ORE SINDACALE

INCONTRO MONTE ORE SINDACALE
In data 24 05 2019 Arcelor Mittal ha convocato le OO.SS per discutere la questione delle agibilità sindacali “Monte ore sindacale”.
Come #USB non ci siamo presentati a causa di un malinteso sull’orario fissato per l’incontro, e di questo ci scusiamo, approfittiamo comunque di questa comunicazione per chiarire la nostra posizione sull’ argomento in oggetto.
Ad oggi sono in vigore diversi accordi sul Monte ore sindacale, alcuni firmati da FIM FIOM UILM e l’ultimo in ordine cronologico, sottoscritto da FIM FIOM UILM e FLM-CUB, nessun accordo sul monte ore è mai stato siglato da #USB.
Ribadiamo quanto abbiamo più volte esplicitato nel corso degli ultimi anni che la molteplicità degli accordi ha creato da sempre, una disparità di trattamento tra le organizzazioni sindacali, da un lato FIM FIOM UILM nettamente avvantaggiate dall’altro #USB sempre e comunque discriminata, basti pensare che FIM FIOM UILM tramite accordi sottoscritti in esclusiva partono con circa 7000 ore pro-capite a testa in più rispetto agli altri.
A ciò aggiungiamo anche l’accordo sulle RLS di nomina produce, per effetto di quanto convenuto sempre da FIM FIOM UILM -azienda , 1 RLS di nomina a testa per queste organizzazioni, come se il diritto alla sicurezza fosse esclusiva di FIM FIOM UILM.
Quindi primo elemento chiaro è il trattamento di miglior favore riservato da AS prima e da ARCELOR ora, nei confronti di Fim Fiom Uilm.
Monetizzando il costo del monte ore ne esce fuori che FIM FIOM UILM ricevono in dono circa 100.000,00 € a testa ( a tanto equivalgono7.000 ore di permessi sindacali) usati tra l’altro nelle maniere più stravaganti come più volte denunciato nel corso degli anni.
Detto questo ci sembra in forte distonia discutere di “agevolazioni sindacali” in un momento in cui 1661 lavoratori sono posti in cigs a retribuzione ridotta con una sentenza che condanna ARCELOR per condotta antisindacale e con la fuoriuscita delle classifiche parziali che dimostrano le centinaia di anomalie denunciate,
QUESTO È L’ARGOMENTO CHE BISOGNA DISCUTERE
NELL’IMMEDIATO.
In ultimo vi comunichiamo che a nostro parere il monte ore andrebbe totalmente abolito e le somme corrispondenti a ciò dovrebbero essere impiegate per RICHIAMARE a lavoro i colleghi ad oggi collocati in AS.



INCONTRO MONTE ORE SINDACALE

INCONTRO MONTE ORE SINDACALE
In data 24 05 2019 Arcelor Mittal ha convocato le OO.SS per discutere la questione delle agibilità sindacali “Monte ore sindacale”.
Come #USB non ci siamo presentati a causa di un malinteso sull’orario fissato per l’incontro, e di questo ci scusiamo, approfittiamo comunque di questa comunicazione per chiarire la nostra posizione sull’ argomento in oggetto.
Ad oggi sono in vigore diversi accordi sul Monte ore sindacale, alcuni firmati da FIM FIOM UILM e l’ultimo in ordine cronologico, sottoscritto da FIM FIOM UILM e FLM-CUB, nessun accordo sul monte ore è mai stato siglato da #USB.
Ribadiamo quanto abbiamo più volte esplicitato nel corso degli ultimi anni che la molteplicità degli accordi ha creato da sempre, una disparità di trattamento tra le organizzazioni sindacali, da un lato FIM FIOM UILM nettamente avvantaggiate dall’altro #USB sempre e comunque discriminata, basti pensare che FIM FIOM UILM tramite accordi sottoscritti in esclusiva partono con circa 7000 ore pro-capite a testa in più rispetto agli altri.
A ciò aggiungiamo anche l’accordo sulle RLS di nomina produce, per effetto di quanto convenuto sempre da FIM FIOM UILM -azienda , 1 RLS di nomina a testa per queste organizzazioni, come se il diritto alla sicurezza fosse esclusiva di FIM FIOM UILM.
Quindi primo elemento chiaro è il trattamento di miglior favore riservato da AS prima e da ARCELOR ora, nei confronti di Fim Fiom Uilm.
Monetizzando il costo del monte ore ne esce fuori che FIM FIOM UILM ricevono in dono circa 100.000,00 € a testa ( a tanto equivalgono7.000 ore di permessi sindacali) usati tra l’altro nelle maniere più stravaganti come più volte denunciato nel corso degli anni.
Detto questo ci sembra in forte distonia discutere di “agevolazioni sindacali” in un momento in cui 1661 lavoratori sono posti in cigs a retribuzione ridotta con una sentenza che condanna ARCELOR per condotta antisindacale e con la fuoriuscita delle classifiche parziali che dimostrano le centinaia di anomalie denunciate,
QUESTO È L’ARGOMENTO CHE BISOGNA DISCUTERE
NELL’IMMEDIATO.
In ultimo vi comunichiamo che a nostro parere il monte ore andrebbe totalmente abolito e le somme corrispondenti a ciò dovrebbero essere impiegate per RICHIAMARE a lavoro i colleghi ad oggi collocati in AS.



giovedì 23 maggio 2019

#USB con i Lavoratori - VS - ALTRI con #Mittal

#USB con i Lavoratori - VS - ALTRI con #Mittal
Nella giornata di ieri, 22 Maggio 2019, circa cinquecento lavoratori hanno partecipato all'assemblea del sindacato #USB in merito alle graduatorie dei lavoratori pubblicate da ArcelorMittal a seguito della sentenza del Giudice De Napoli che si era pronunciato per comportamento anti sindacale dell'azienda dopo la denuncia dell'USB.
Nonostante la sentenza ArcelorMittal Italia rende note graduatorie che presentano le stesse criticità per cui era stata condannata a marzo.
“ArcelorMittal – dichiara il coordinatore provinciale Francesco Rizzo - dopo aver preso in giro sindacati e lavoratori oggi prende in giro anche la Magistratura e una comunità intera. E' vergognoso che, dopo la sentenza del Giudice del Tribunale di Taranto che aveva stabilito la non validità dei criteri generici in graduatoria, come ad esempio come la "polifunzionalità", oggi l'azienda produca graduatorie parziali che non corrispondono alla reale situazione del "Day One", cioè dell'1 novembre, dove compaiono criteri aggiuntivi non previsti dall'accordo per la selezioni del personale e dove, inoltre, queste graduatorie risultano completamente errate perché considerano anche i lavoratori che sono usciti scegliendo la via dell'incentivo successivamente alla scelta del personale; e cioè, gli 8200 lavoratori andavano scelti dai 10600 lavoratori presenti all'1 novembre. Sono centinaia i lavoratori esclusi dalle graduatorie e decine che risultano in gruppi di lavoro anziché in altri. Nonostante ciò sono emergono tra le 200/300 posizioni critiche che anche con questa classifica parziale oggi avrebbero diritto ad essere riassunti dall'azienda".
___________________________________
*** Questa sarebbe la prova che “l'azienda non tutela i diritti dei lavoratori ed in questo trovi il supporto delle tre sigle UILM, FIM-CISL e FIOM. Non è la prima volta che ciò accade perché abbiamo conferme che questi incontri "clandestini" tra azienda e le tre sigle sindacali confederate sono avvenuti più volte in passato”.***
___________________________________
Un ragionamento di buon senso, a seguito della sentenza che ha condannato l'azienda, avrebbe prodotto un incontro ad un tavolo per valutare le chiare esigenze dei lavoratori e del sindacato che ha denunciato il comportamento anti sindacale nei criteri di scelta. Eravamo disponibili ad un dialogo ma con la pubblicazione di questa graduatoria si aprirà un nuovo fronte legale. Si commenta da solo, inoltre, il fatto che le altre sigle sindacali non hanno preso nessuna posizione in merito. In questo caso non ci sono alternative: o stai con i lavoratori o stai con l'azienda. Se quindi non prendi posizione a tutela dei lavoratori vuol dire che stai con l'azienda. Infatti è da definire grave che i responsabili delle relazioni di ArcelorMittal Italiaittal non ricevono da mesi il sindacato USB_Taranto mentre oggi in segreto incontravano le tre sigle sindacali confederate”.
"Siamo rimasti sorpresi nel leggere le graduatorie pubblicate da #ArcelorMittalper ordine del Giudice del Lavoro – sostiene l'avvocato Mario Soggia, legale del sindacato USB_Taranto - perché ancora una volta vengono usati come criteri di scelta generici concetti di polifunzionalità o di valutazione di certificazioni e abilitazioni senza specificare di quali abilitazioni e certificazioni si stesse parlando e senza rendere verificabile quanto dichiarato. La sorpresa nasce dal fatto che il dott. De Napoli della Sezione Lavoro del Tribunale di Taranto aveva condannato per condotta anti sindacale #ArceorMittal proprio per l'adozione di questi criteri così generici, ciò lo leggiamo nel suo provvedimento."
Presenti all'incontro anche l'assessore regionale Mino Borraccino e il consigliere regionale Marco Galante. Nell'ambito della discussione circa l'integrazione salariale per il lavoro di pubblica utilità che i lavoratori in Amministrazione Straordinaria dovrebbero svolgere l'assessore Borraccino ha garantito la disponibilità economica da parte della Regione Puglia mentre la presenza del consigliere Marco Galante assicurava il collegamento tra Regione e Governo che è necessario per il buon fine dell'operazione.


L'incontro è avvenuto ieri sera nella sede dell'USB tra il coordinatore provinciale Francesco Rizzo, accompagnato da un gruppo di lavoratori, e i due parlamentari. Agli onorevoli sono stati consegnate documentazioni inerenti la sentenza di marzo del Giudice della Sezione Lavoro del Tribunale di Tarantoche condannava ArcelorMittal, il verbale di Accordo, un promemoria delle graduatorie e le stesse classifiche che sono oggetto di contestazione da parte del sindacato perché redatte con gli stessi criteri per cui l'azienda è stata condannata e quindi, di fatto, non attua la sentenza e non rispetta il provvedimento del giudice De Napoli.
Rizzo, ha illustrato tutte le anomalie emerse nelle graduatorie sino, in alcuni casi e coadiuvato dai lavoratori presenti, ad prendere esempio da ogni singolo caso dei lavoratori posti in cassa integrazione ed esclusi dall'azienda con criteri impropri. La questione #amianto ha caratterizzato la seconda parte dell'incontro: le quantità ancora presenti in stabilimento e le criticità sugli impianti dove lavorano gli operai, il cronoprogramma ai fini dello smaltimento presentato da ArcelorMittal. L'interessamento dei parlamentari al delicato argomento che coinvolge il territorio tarantino in più ambiti, in quello ambientale e sociale, ha permesso che l'incontro sia aggiornato tra due settimane in modo che l'#USB possa aggiornare in tempo reale ciò che avviene all'interno dello stabilimento ex Ilva gestito da ArcelorMittal.
Ringraziamo la disponibilità dei parlamentari perché mai come in questo momento storico serve dialogo tra tutti gli attori, nell'ambito locale sino al nazionale.
Nessuno può permettersi distrazioni o azioni che non siano direzionate ad assicurare un futuro dignitoso per tutti i lavoratori dove la loro attività in azienda deve svolgersi nella totale sicurezza a garanzia della loro salute.
Queste nostre azioni volte alla massima tutela del lavoratore non possono escludere il rispetto per l'ambiente e l'attenzione all'aspetto sanitario di una città intera.


mercoledì 22 maggio 2019

#ArcelorMittal sempre più antisindacale

#ArcelorMittal sempre più antisindacale
Sono mesi che il management arcelor mittal, azienda subentrata nella proprietà del gruppo ilva, ha interrotto relazioni sindacali ufficiali con la nostra Organizzazione. Apprendiamo tuttavia che si starebbero tenendo incontri informali con Fim Fiom Uilm dello stabilimento.
Un fatto , se confermato, gravissimo che conferma la volontà dell'azienda di scegliersi il sindacato che più gli conviene.
L'indisponibilità del management Arcelor Mittal ad incontrare #USB conferma inoltre il carattere antisindacale di questa azienda.
La stessa recente sentenza del tribunale di Taranto che riconosce l'antisindacalita' di arcelor mittal nella selezione del personale da assumere, è persino disattesa nelle prescrizioni che il giudice gli impone.
Infine, dalle promesse di grandiosi investimenti sulla sicurezza e sulla riduzione dei veleni, siamo passati ad una realtà di progressivo abbandono degli impianti in continuità con la gestione commissariale.
Tutto ciò è inaccettabile.
Il management Arcelor Mittal convochi immediatamente USB, rispetti gli impegni assunti con il governo e la città di Taranto altrimenti agiremo di conseguenza.
Siamo pronti a aprire una grande vertenza che metta al centro il diritto alla salute, il rispetto dell'ambiente ed immagini un futuro diverso, senza siderurgia, per lo stabilimento e la città.

giovedì 16 maggio 2019

USB denuncia

USB denuncia che nell' Area Acciaieria presso il reparto CC0-4 , Zona Ossitaglio Bramme CP/ 81, nella giornata odierna mentre venivano svolte le attività da parte del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, atte a verificare le condizioni strutturali del reparto abbiamo constato che i pannelli delle travi del carroponte erano distaccati . Notando la gravità della situazione, è stato chiesto l'intervento della DITTA SEMATAF, per verificare se vi fossero fibre di amianto e al seguito delle operazioni del caso, hanno dichiarato che stilando una percentuale, al 99% vi è presenza. Per quanto detto, siamo costretti a rivolgerci agli enti preposti perché tale situazione lede la salute dei lavoratori .


INCIDENTE CARROPONTE REPARTO PLA2. SCIOPERO PER LA SICUREZZA IN FABBRICA

INCIDENTE CARROPONTE REPARTO PLA2.
SCIOPERO PER LA SICUREZZA IN FABBRICA
Ennesimo grave incidente avvenuto ieri, 15 maggio, nel reparto PLA2 dove si è verificata la caduta di un carroponte. "Nei primi cinque mesi di gestione #ArcelorMittal - dichiara il coordinatore provinciale #USB TarantoFrancesco Rizzo - si sono verificati una serie di incidenti strutturali che si potevano evitare e che non hanno avuto conseguenze gravi con coinvolgimento dei lavoratori solo per pura fortuna e casualità. Tutti gli incidenti sono attribuibili alla mancanza di manutenzione ordinaria. Anche stavolta siamo vivi. #ArcelorMittal passi dalle parole ai fatti immediatamente prima che qualcuno muoia ammazzato da questi impianti. Tra poche ore proclameremo una giornata di sciopero per il rispetto della salute e della sicurezza nella fabbrica".
Questi incidenti accadono anche perché si svolgono operazioni con una richiesta ben oltre il limite di portata dei carroponti e quindi non previsti dalle loro schede tecniche. Per questo motivo, quando i lavoratori si rifiutano di svolgere queste operazioni pericolose che non seguono le pratiche operative, le manovre vengono effettuate direttamente da capiturno o dai capi reparto. Ciò significa mettere a rischio la vita dei lavoratori oltre a quella di chi si azzarda a svolgere manovre improprie su impianti che ogni giorno rappresentano un pericolo perché fatiscenti e privi di manutenzione.



Comunicato di Stabilimento

1) Comunicato di Stabilimento – 15.05.19
USB comunica all'azienda che a tutt'oggi la
situazione dei parcheggi della fabbrica continua ad essere precaria fatiscente e priva di sicurezza, manto stradale parcheggi disconnessi e pieni di buche, negli stessi si rilevano quantità elevate di rifiuti mal odoranti e inoltre si segna la la mancanza di illuminazione in svariati punti che crea molte difficoltà, specialmente nelle ore notturne anche a chi dovrebbe vigilare le auto dei dipendenti.
Si segna Inoltre che alle portinerie anche qui da tempo i tornelli di ingresso non sono tutti efficienti. mentre nelle palazzine spogliatoi gli ascensori continuano a non essere funzionanti nella loro totalità.
---------------------
2) Comunicato di Stabilimento – 15.05.19
La scrivente organizzazione sindacale, vi comunica che la situazione dei mezzi della fabbrica continua ad essere precaria. Nei fatti ci auspicavamo che l'ingresso in fabbrica della società ARCELOR MITTAL potesse dare un forte spessore proprio in merito a questa problematica che oramai crea da tempo notevoli disagi ai lavoratori. Tutto questo in contrasto con quello che si continua a dichiara re nei messaggi della società stessa che da un lato pubblicizza fortemente (come giusto che sia ) la sicurezza dei dipendenti, ma nei fatti purtroppo riscontriamo che a tutt'oggi i lavoratori sono costretti a svolgere le attivita' con mezzi di fortuna , e in alcuni casi a spostarsi a piedi da un attivita' all'altra. Pertanto chiediamo un intervento tempestivo atto a risolvere quanto prima tale problematica, altrimenti saremo costretti a rivolgerci presso le sedi esterne opportune.



venerdì 3 maggio 2019

In merito a quanto previsto dall'accordo Sindacale del 06 settembre 2018 (Titolo VI-Monitoraggio dello stato del presente accordo) in cui è previsto il monitoraggio semestrale della questione occupazione ed in virtù dei previsti assetti occupazionali, che entro il 1 gennaio avrebbero dovuto impiegare 10700 (capitolo lII, A, 2) lavoratori dipendenti in forza ad ArcelorMittal mentre al momento se ne contano 10550, con conseguente aggravio delle spese sulla collettività, ed in virtù della sentenza del Giudice del Lavoro, De Napoli, del Tribunale di Taranto che nello scorso marzo condannava ArcelorMittal Italia SpA per condotta antisindacale ai sensi dell'Art.28 dello Statuto dei Lavoratori, la scrivente Organizzazione Sindacale richiede un incontro urgente per verificare lo stato delle cose.