lunedì 28 gennaio 2019

L'affidabilità di ArcelorMittal

L'affidabilità di ArcelorMittal dà segni di cedimento da ogni parte: oggi in Acciaieria2 si è verificata la rottura di una siviera in evidente stato di usura che ha causato la fuoriuscita di acciaio liquido in reparto che solo per una casualità non ha coinvolto gli operai presenti in quel momento e, sempre nella giornata odierna, un automezzo perlini è sprofondato a causa del cedimento del terreno in area parco rottami. L'USB ribadisce, oltre ad averlo già denunciato, una grave situazione di assenza di sicurezza sugli impianti. Inoltre, in merito alle ditte in appalto, si registra una completa mancanza di informazione. Premesso che ci risulta che il “benchmark” di ArcelorMittal sia ben più basso di quello valutato negli anni dell'Amministrazione straordinaria, ad oggi ci sono notevoli ritardi nei pagamenti nei confronti delle ditte esterne che rischiano di chiudere battenti proprio sotto la gestione di ArcelorMittal arrivata qui a Taranto con grandi auspici ed annunciati investimenti.
In merito alla recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo siamo in attesa di comprendere le intenzioni e le reazioni del Governo. Ci auspichiamo che la sentenza non sia impugnata ed, invece, siano attuate le motivazioni della sentenza. Le leggi sino ad oggi prodotte non hanno tutelato la salute dei cittadini che sono stati sottoposti ad una “persistenza situazione di inquinamento ambientale” e le istituzioni “non hanno adottato tutte le misure necessarie per garantire una protezione efficace”. In tal senso ci auspichiamo che questo Governo ripristini uno Stato di diritto che a Taranto è assente da diversi anni.


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