"Terminato l'incontro svolto nella sede romana di Confindustria dove abbiamo incontrato ArcelorMittal e AM Investco, nella persona di Matthieu Jehl, come sigla sindacale USB – dichiara il coordinatore provinciale Francesco Rizzo – rimaniamo scettici di fronte alle dichiarazioni di intenti da parte dell'azienda. Nonostante gli annunci importanti illustrati nell'ambito di questo incontro in merito agli investimenti da attuare sugli impianti, possiamo solo constatare che dalla data della firma dell'accordo non ci risulta speso un solo euro all'interno dello stabilimento di Taranto. Ad oggi registriamo solo la diminuzione del personale sugli impianti produttivi e l'abbattimento del costo della forza lavoro con l'impiego delle unità impiegate nelle ditte in appalto".
"Partecipiamo all'incontro odierno – prosegue Rizzo – dopo gli attriti tra sindacato ed azienda che sono scaturiti a seguito della mancata applicazione dell’accordo sottoscritto al MiSe il 6 settembre scorso a cui, poi, è seguita anche la nostra denuncia nei confronti dell'azienda ai sensi dell'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori".
Dall'illustrazione dei punti all'ordine del giorno, che prevedevano la presentazione del contesto economico, dello stato di attuazione del piano industriale ed ambientale e gli aggiornamenti in relazione al processo di assunzione, apprendiamo che l'azienda che gestisce lo stabilimento di Tarantoprevede un piano di investimenti manutentivi sugli impianti (acciaierie, colate continue, altoforni, treno nastri) da attuare con fermate programmate a partire dai prossimi mesi. Inoltre saranno acquistati 70 carrelli elevatori, 10 locomotori e saranno effettuati interventi in alcuni punti critici della linea ferroviaria interna. Il processo assunzioni è quasi terminato. A Taranto, così come previsto nell'accordo, sono state assunte 8200 unità, a cui si aggiungeranno altre 93 unità che saranno distribuite sugli altri siti.
Come sindacato USB ribadiamo la nostra diffidenza di fronte ad intenti, annunci ed illustrazioni. Rimaniamo, pertanto, immobili sulle nostre posizioni, le stesse che ci hanno portato alla fase di denuncia e che ci vedrà impegnati nell'udienza già fissata presso il Tribunale di Taranto il 19 febbraio prossimo. In questa sede contiamo che si faccia giustizia a seguito della quale il gestore ArcelorMittal possa dar luogo ad una politica differente rispetto a quella che sino ad oggi ha prodotto un comportamento anti sindacale.